Salute, assistenza e istituti di solidarietà sociale

Giurisprudenza
​​NULLA LA SENTENZA BASATA SU CTU NON COLLEGIALE IN AMBITO SANITARIO

Nei giudizi di risarcimento del danno da responsabilità sanitaria, l'inosservanza del requisito di necessaria collegialità della consulenza tecnica nei termini di cui all'art. 15 L. 24 dell'8 marzo 2017 è causa di nullità della sentenza che sia resa sulla base della consulenza, per inosservanza di norma processualmente inderogabile, anche qualora anteriormente all'entrata in vigore della citata 'Legge Gelli-Bianco' sia stata espletata la consulenza tecnica preventiva ex art. 696bis c.p.c. secondo le norme anteriormente vigenti. In tal caso rimane l'obbligo per il giudice del merito di dare attuazione al principio di collegialità dettato dall'art. 15 L. 24/2017, attraverso la rinnovazione della consulenza e l'affidamento del relativo incarico ad un collegio di consulenti in possesso dei requisiti indicati dalla norma medesima. (Cass. civ., sez. III, 11.06.2025, n. 15594) GB 11.07.2025

​IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE CHE CERTIFICA IL PERICOLO A SOMMINISTRARE IL VACCINO ANTI COVID-19 AD UN PROPRIO PAZIENTE CHE SVOLGE LA PROFESSIONE SANITARIA, DEVE INDICARE LA PATOLOGIA DA CUI E' AFFETTO L'INTERESSATO

L'art. 4, comma 2, d.l. n. 44 del 2021 correla l'esonero dall'obbligo vaccinale Covid-19 al solo 'caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale'.

Premesso che la citata disposizione attribuisce al medico di medicina generale il compito di attestare l''accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate', ne consegue che di tali elementi costitutivi della fattispecie di esonero deve darsi espressamente contezza nella certificazione all'uopo rilasciata. In buona sostanza l''attestazione' delle 'specifiche condizioni cliniche documentate' non può essere limitata ad una mera dichiarazione della loro esistenza. Rileva, infatti, la necessità che delle 'specifiche condizioni cliniche documentate' sia dato riscontro nella certificazione, unitamente al 'pericolo per la salute' dell'interessato che il medico certificatore ritenga di ricavarne.

Il controllo demandato all'ASL - responsabile a verificare l'idoneità della certificazione all'uopo rilasciata - riguarda, infatti, la certificazione del medico di medicina generale, la quale proprio perché costituisce l'oggetto (diretto ed esclusivo) dell'attività di verifica della ASL, deve consentire di accertare la sussistenza dei presupposti dell'esonero.

Una diversa lettura porterebbe alla vanificazione di qualsiasi potere di controllo all'ASL, restando devoluta al medico certificatore ogni decisione in ordine alla (in)sussistenza dell'obbligo vaccinale: 'esito interpretativo che, tuttavia, risulta dissonante rispetto alla pregnanza - in termini sostanziali (con il riferimento alle 'specifiche condizioni cliniche' ed al 'pericolo per la salute') e probatori (allorché si richiede che le prime siano 'documentate' ed il secondo 'accertato') delle condizioni esoneratrici, delineate nei termini esposti dal legislatore'. (Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza 20 dicembre 2021, n. 8454) GM 23.12.2021

Casi trattati
LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO NON PUÒ DISCIPLINARE LE CERTIFICAZIONI VERDI COVID-19

Il caso trattato affronta il tema della assenza di competenza legislativa della Provincia autonoma di Trento per quanto attiene la disciplina delle certificazioni verdi COVID-19. ES 17.12.2021

​​DIFFERENZIATA REGOLAMENTAZIONE DELL'HANDICAP - INIQUITÀ

Il caso trattato commenta l'art. 3 della legge n. 104/1992 che, nel definire i soggetti beneficiari, introduce una differenziazione delle prestazioni stabilite a favore della persona in stato di handicap 'in relazione alla natura e alla consistenza della minorazione, alla capacità complessiva individuale residua e alla efficacia delle terapie riabilitative', GM 18.05.2020

Contributi e approfondimenti
LEGGE 8 MARZ​O 2017, N. 24 (DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA DELLE CURE E DELLA PERSONA ASSISTITA, NONCHÉ IN MATERIA DI RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE DEGLI ESERCENTI LE PROFESSIONI SANITARIE)

Il contributo a cura della Dott.ssa Gianna Morandi, Difensore civico dal 2019 al 2024, approfondisce la Legge Gelli -Bianco e propone delle riflessioni su alcuni tratti qualificanti e sul ruolo del Difensore civico in campo sanitario. GM 17.11.2020

​​​IL GARANTE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE: QUALI LE NOVITÀ?

Il contributo, a cura del Dott. Saverio Agnoli, affronta il tema del rapporto fra la Difesa civica e la garanzia della salute e dei possibili sviluppi in materia. SA 18.09.2020

Ultima modifica: 04/09/2025